Galleria Monteoliveto

A Nizza, dal 13 al 30 novembre, mostra personale di Pino Barillà "Documento Estetiche Mutanti"

Così scrive Thierry Jan, giornalista presente alla mostra: Il lavoro di Pino Barillà, mira a definire uno spazio tra il contenitore e il contenuto, di una scultura o di un edificio. Il suo lavoro può sorprendere il visitatore non informato. Linee che si intersecano, fili che vanno e vengono in un montaggio sapiente, si potrebbe pensare a un telaio; tra strutture metalliche. Sono torri, palazzi, scheletri di acciaio? "Lo Spazio Metallico" rimette in discussione l'architettura e la scultura. Linea di confine, limite che Pino oltrepassa volontariamente per fondere il concetto di architettura e la sua utilità con la scultura, semplice oggetto decorativo: "L'arte è ciò che è inutile" dirà un grande critico. Qui si concilia l'oggetto e lo strumento. Le strutture di Pino, sono oggetti, ma anche preziosi strumenti utili per chi vuole conoscere l'anima di un edificio. Ci ritroviamo così al centro, dentro e ogni filo è lì per spiegare le curve, i loro punti di forza e di resistenza. E ‘ un po' di industrial design, Pino architetto, artista, scultore? Difficile da circoscrivere. Una visitatrice, habituée dei vernissage ci dice in confidenza: « Basterebbe vestirla! » parlando di questa torre. Pino Barillà è nato a Viterbo, Italia. Espone da un quarto di secolo e ha ottenuto un riconoscimento internazionale, soprattutto in Giappone. Le sculture di Pino fanno pensare ai disegni di studio delle grandi cattedrali, qui cattedrali trasparenti. Vi è una spiritualità genuina in "Linea di confine." Da vedere assolutamente. Pino espone fino al 30 novembre. La mostra è stata recensita dai giornali d'arte on line PerformArts, A comme artiste, French Riviera, SunsiteMag e sul sito ufficiale della Chambre de Commerce italienne de Nice