Galleria Monteoliveto

 per ritrovare un pezzo del miltoniano paradiso perduto, in questo mondo“senza stelle e tutto nuvole, dove sono quasi scomparse le farfalle”, questa la prefazione di Gennaro Oliviero, che ci invita ad entrare nel Giardino Segreto di Samouky.

Nato in Marocco poi stabilitosi in Costa Azzurra, a Nizza, Albert Samoun, in arte Samouky, peintre niçois, ha riportato dai suoi viaggi in Asia, Europa, Medio Oriente e Stati Uniti i sapori e i profumi della sua terra di origine cristallizzati in sculture pittoriche che prendono la forma di fiori fantastici collocati in preziose teche di plexiglas. Da Nizza, una tecnica inedita, lastre di polistirene intagliate, “sculture pinte” un inno alla natura, una natura simboleggiata da fiori unici e per dirla con Ballay, “Crescono strani fiori in quel giardino!”  

Nel catalogo della Mostra, prefazione di Gennaro Oliviero,  presentazione di Pierre Ballay, Marie Lou Lamarque, Jacques Mazella di Bosco, testi critici di Brigitte Camus, Giovanni Ardimento e Attilio La Hara, Scheda tecnica e fotografie di Laurence e Olivier Miniato.

Presentazione di Gennaro Oliviero, curatore del Giardino di Babuk e Segretario generale dell’Associazione Amici di Marcel Proust