Galleria Monteoliveto

Grande successo di pubblico e appassionati d'arte martedì 3 luglio alla mostra evento di Manuela Vaccaro "Il Paradiso perduto" con la presentazione di Gennaro Oliviero " Rallentare, riflettere, smettere… smettere di accumulare soldi, oggetti, persone, rifiuti, smettere di correre, di accelerare, di cercare fuori ciò che è dentro di noi.La diversità è ricchezza, la diversità è il tutto.. terra senza confine, respiro universale, fiume che rompe gli argini, è la fonte della vita... Riprendiamoci l’arte e la cultura, riprendiamoci la magia e l’abbandono, la forza e la dolcezza, purifichiamo il mondo dalla malattia del denaro", queste alcune delle frasi lette con immensa emozione da Manuela Vaccaro, che girano in loop sotto le volte della Sala delle Prigioni di Castel dell'Ovo, mentre il pubblico, coinvolto dal racconto e dalla presentazione di Gennaro Oliviero gira affascinato tra la foresta di alberi di carta: donne, le "sante dello scandalo" raccontate da Erri de Luca e reinterpretate dalla mano pittorica dell'artista, Betsabea, Tamàr, Rut, Rahav e Miriam;  la Madre Terra, luminosa, affacciata su un pianeta dai riflessi argentei, e Seleen e Luna nuova, entrambe tratte da "il cerchio della luna"; donne di altre cultura, Dakota, Yemaya, Amaterasu; clochard e Addolorata, presenze simboliche della nostra Napoli... A loro rispondono e corrispondono parti di natura, Anturium, Paesaggio orientale, Fondale, Goccia, Granturco, Foglie, la Natura con la N maiuscola, confrontata alla Natura contaminata, alla Foresta radioattiva, alla Tartarughe marine su lenzuolo realizzate a 4 mani con Luminita Irimia, in via di estinzione  ... "Guardiamo lontano con lungimiranza.. non si può vedere la foglia senza vedere l’intero albero.. il processo mondiale di accumulo del capitale avviene grazie alla proletarizzazione di milioni di poveri".  Il tufo delle pareti della Sala accolgono ed esaltano l'installazione singolarissima realizzata da Luigi Montefoschi in questo luogo magico completata da specchi rotti, fiori di plastica, sabbia, un percorso nella Natura per ritrovare noi stessi. E più di 100 persone al giorno stanno visitando e apprezzando la mostra. Complimenti Manuela!