Galleria Monteoliveto

L’umanità è ad un punto critico di equilibrio stabile Al di là esiste il caos ma può esistere anche una nuova prospettiva di vita..l’uomo è immerso in un paesaggio ostile, che egli stesso ha creato, in cui gli elementi antropici sono preponderanti rispetto a quelli naturali, totalmente integrato in uno skyline urbano soffocante e decadente, come l’opulento occidente del mondo.

Continenti sfruttati, violati, violentati, devastati… città sfigurate, formattate, inagibili ai più, privilegio per pochi. Città oppresse che opprimono l’uomo che le ha progettate, ideate, costruite, modificate a sua immagine. Paesaggi urbani che schiacciano e imprigionano un uomo che non riesce più a vedersi altrove se non lì, schiavo convinto della giustezza della propria schiavitù… luoghi e persone usati e gettati con la stessa facilità e velocità degli oggetti.

Persone senza etica, luoghi senza estetica, senza più storia né cultura; una cultura che giorno dopo giorno perde il rispetto per il femminile, la ricerca del bello come valore, così come l’occidente perde riferimenti etici ed estetici, storia e tradizioni, sfrutta ed inquina la Terra fino all’insostenibilità.

La mostra si snoda lungo un percorso, dalle fotografie di Luigi Montefoschi: immagini inquietanti in cui si percepisce nettamente la solitudine e lo straniamento dell’uomo incapsulato e costretto in fatiscenti realtà urbane e  post-industriali, ai quadri ed alle installazioni di Manuela Vaccaro ove è possibile percepire un senso di pace e di armonia; donne della storia, divinità antiche femminili, alberi, foglie, fiori in plastica riciclata, stoffa, carta, specchi di recupero, simboleggiano gli elementi naturali, e conducono idealmente lo spettatore in un paradiso incontaminato, abitato da figure femminili che rappresentano la sacralità di Madre Terra..

L.Montefoschi:     www.galleriamonteoliveto.it/scheda_artista.php?art=77&lan=it

M.Vaccaro:           www.galleriamonteoliveto.it/scheda_artista.php?art=99&lan=it