Galleria Monteoliveto

Ivan Hurtado

Le opere della serie Seducciòn presentate a Napoli riflettono sulla seduzione, che è uno dei grandi pilastri della società moderna. “La approccio attraverso la pittura, che è una grande seduttrice, ma in questa convergono, nel mio caso, il confronto della saturazione della materia (pigmento e qualità plastiche) con il vuoto in cui c’è anche un discorso visivo. Le zone dipinte del supporto si frazionano in blocchi cromatici che raggiungono livelli destabilizzanti come una dinamica visiva, ma anche alludendo allo squilibrio del sistema sociale contemporaneo che viene sedotto e come anestetizzato prima della sua propria frattura. Il sistema continua a funzionare, ma solo per inerzia, nel vuoto, senza vincolo o senso (Lipovetsky).
E il corpo come un oggetto, viene così utilizzato per distrarre e motivare la società dei consumi. Un corpo senza identità, senza volto,che  passa fugacemente come cliché, elemento di provocazione, per seguire il consumo convulso senza necessità, il consumatore perché si, per la dipendenza. Sedotti, seguendo il sentiero che non ci conduce da nessuna parte, così edonistico, che non ci permette di riflettere, che vende mondi illusori, discorsi politici che sembrano risolvere problemi, media che mostrano fantasie come possibilità reali, ma tutti sostenuti dal nulla.